Lezione da Juric per il Torino
E’ ancora lontana la scadenza del contratto di Ivan Juric con il Torino ma, da una decina di giorni ormai, il tecnico croato è già nel passato. Il presidente Cairo e il direttore sportivo Davide Vagnati stanno già progettando il futuro e l’arrivo del nuovo allenatore, che dovrebbe essere Paolo Vanoli. Tuttavia, selezionare il nuovo tecnico non sarà sufficiente per risolvere tutti gli ostacoli a cui dovranno far fronte i dirigenti granata.
Analisi dei problemi
Se il Torino non è riuscito nel proprio intento di qualificarsi per una competizione europea, la responsabilità non può essere attribuita solo a Juric. Anche se l’allenatore croato ha le sue colpe, va considerato che spesso si è trovato con una rosa ridotta e ha dovuto fare i conti con scelte di mercato sbagliate. Anche quest’anno molte scommesse di Vagnati, da Seck a Popa e Kabic (che sono stati di fatto bocciati da Juric), insieme a Sazonov, non hanno dato i risultati sperati: sarà necessaria maggiore accuratezza nella ricerca di talenti all’estero. In ogni caso, il direttore sportivo dovrà continuare su questa strada.
Collaborazione tra allenatore e dirigenza
Il prescelto per guidare il Torino, che sia Vanoli o un altro, dovrà essere ascoltato e cercare di concordare il più possibile con la dirigenza. E’ fondamentale instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra allenatore e società, aspetto che negli anni precedenti ha spesso mancato, non permettendo a Juric di essere soddisfatto o di acquistare giocatori rispondenti alle sue richieste. Sono errori che non devono ripetersi se si vuole raggiungere l’obiettivo europeo.