sabato, Febbraio 8, 2025

Tre anni straordinari. Violamania: il direttore Pradè, dimostri ora l’ambizione con azioni concrete. Una sola parola per l’Italiano: ringraziamenti.

“Siamo determinati, abbiamo alle spalle una società solida e vogliamo sempre progredire”.

Ci ha messo la faccia, e di questo ne va dato merito, il dirigente sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, che si è presentato davanti ai microfoni di Dazn e ha chiesto scusa per il tonfo della Fiorentina in finale di Conference dopo il silenzio, abbastanza inaccettabile oltre che inspiegabile, nell’immediato post partita. Meglio tardi che mai.

È stato un intervento, genuino e sincero, quello del direttore, uno che Firenze ha saputo apprezzare fin dal primo momento e che ha capito che ciò che è avvenuto in Grecia ha infastidito i tifosi della Fiorentina, che per l’ennesima volta sognavano di porre fine al digiuno di trofei che dura ormai da oltre 20 lunghi anni. Scuse a cui, appunto, sono seguiti gli intenti per il futuro, che rappresentano la fiamma della speranza tra voci non confermate di una vendita societaria e le voci su un contenimento dei costi nel prossimo futuro.

I FATTI

Dichiarazioni necessarie in un momento in cui Firenze è offesa anche nell’orgoglio, i tifosi si sono sentiti traditi anche dagli stessi giocatori, e va in questa direzione la contestazione che è emersa ieri dal settore ospiti del Gewiss Stadium, con tutta la squadra chiamata a raccolta davanti ai sostenitori gigliati. Squadra che in gran parte non sarà più la stessa a partire dal prossimo anno, con diversi calciatori che diranno addio a Firenze dopo esperienze più o meno fortunate. E qui ritorniamo alle parole di Pradè, che ha preso su di sé l’onere di fare una dichiarazione molto forte. Ci sarà molto lavoro da fare, quindi, questa estate.

Ma una cosa è certa: Firenze non dimentica e se davvero la società intende cambiare rotta sarà essenziale passare dalle parole ai fatti e dimostrare anche sul mercato l’ambizione di cui il dirigente sportivo si è fatto legittimo portavoce.

CICLO UNICO

Infine, due parole per Italiano. Con la gara di ieri l’ex tecnico dello Spezia ha ufficialmente salutato la panchina viola. Sono state tre stagioni particolari, lunghe e in cui la Fiorentina ha vissuto varie gioie e alcuni momenti difficili. Quel che rimane è una squadra che si salvava nelle ultime giornate e che, dopo l’arrivo di Italiano, raggiunge due finali europee in due anni. Una squadra che affrontava le partite sperando che gli eventi non la penalizzassero e che oggi si presenta in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa con fierezza e determinazione.

Una squadra che spesso si è chiusa in modo un po’ troppo rigoroso intorno alle proprie idee, ma che ha ritrovato identità dopo stagioni in cui era complicato essere tifosi viola. E per questo possiamo solo ringraziare Vincenzo Italiano, che ha sicuramente un brillante futuro davanti a sé. A chi lo sostituirà il compito di continuare questo lavoro. E non sarà semplice.

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