giovedì, Febbraio 6, 2025

Un confronto tra Stella e Magnussen: “Forse un breve soggiorno sarebbe utile”

Il caso di Magnussen

La competizione Sprint del Gran Premio di Miami ha suscitato numerose controversie per quanto accaduto tra Lewis Hamilton e Kevin Magnussen. Il pilota danese della Haas, per difendere la sua posizione dagli attacchi del sette volte campione del mondo, ha utilizzato diverse manovre non corrette per consentire al suo compagno di squadra Nico Hülkenberg di mantenere il settimo posto, replicando in una certa misura ciò che aveva già fatto in Arabia Saudita. Dopo aver esaminato diversi episodi, la Direzione di Gara ha imposto quattro penalità di tempo al pilota danese, per un totale di ben 35 secondi da scontare al termine della gara. Tuttavia, la FIA non ha applicato una quinta sanzione per ‘comportamento antisportivo’, come riportato nel comunicato ufficiale della Federazione.

Stella non è d’accordo

Dopo il passaggio del traguardo, Magnussen ha anche criticato il suo compagno di squadra per non avergli concesso l’utilizzo del DRS nelle fasi iniziali della Sprint, costringendolo quindi a difendersi da Hamilton “ricorrendo a tattiche stupide per aiutarlo”. Per queste ragioni, il comportamento del pilota danese non è stato tollerato da altri piloti e dal team principal come Andrea Stella, a capo della McLaren.

Direttamente escluso

L’ingegnere umbro ha fortemente criticato non solo quanto accaduto in pista, ma anche il tipo di sanzioni inflitte dai commissari di gara. Durante un incontro con i media, Stella ha dichiarato che avrebbe preferito non l’accumulo di secondi da scontare, ma direttamente l’esclusione per una gara: “Per me questo caso è piuttosto semplice – ha spiegato – perché abbiamo a che fare con un caso di comportamento intenzionale a scapito di un altro concorrente, che si è verificato all’interno della stessa gara e si è ripetuto durante la stessa stagione. Come possono le sanzioni essere cumulative? Forse è necessario passare un fine settimana a casa con la famiglia per riflettere sulla propria sportività e poi tornare. Se vedremo che diventerete leali, corretti e sportivi nei confronti dei vostri compagni di squadra, allora potrete rimanere in questo settore. È assolutamente inaccettabile.”

Punti sulla Superlicenza

Oltre ai 35 secondi da scontare, Magnussen si trova attualmente con 8 punti di penalità sulla Superlicenza, su un massimo consentito di 12 punti in un anno. Una volta raggiunta questa soglia nel corso dell’anno, il pilota viene sospeso per una gara secondo il regolamento, ma anche in questo caso Stella non è d’accordo con la normativa, ritenendo che i punti di penalità debbano essere più severi di fronte a determinate scorrettezze: “ I criteri di valutazione devono essere rivisti – ha proseguito – danneggiare intenzionalmente la gara dei propri avversari non ha senso dal punto di vista della sportività. Questo problema deve essere affrontato immediatamente, perché se sei fuori dai punti e ricevi 20 secondi o qualsiasi altra penalità alla fine della tua gara, non fa alcuna differenza. Ma per i concorrenti che hai danneggiato, li hai messi fuori gara – ancora una volta – in modo deliberato, perpetuato e ripetuto. È assolutamente inaccettabile. Mi aspetto che la FIA presenti una proposta ragionevole da sottoporre al comitato consultivo sportivo, e speriamo che ciò avvenga presto attraverso regole o linee guida che gli stewards possano applicare .

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