Il ‘ritorno’ di ‘Piedone’
La settimana che precede il Gran Premio del Qatar 2024 è cominciata con l’informativa riguardante l’intesa preliminare siglata tra FIA, F1 e General Motors per l’introduzione di un undicesimo team nella griglia di partenza nel 2026, che parteciperà con il nome di GM/Cadillac. Tra le novità annunciate figura anche quella del campione del mondo del 1978 Mario Andretti, selezionato come ambasciatore e supremo consulente del progetto.
La questione della power unit
Il 84enne, tra l’altro, ha già condiviso quale potrebbe essere il percorso più appropriato da seguire per ottenere la power unit in vista del campionato 2026. Il nuovo team, in effetti, doveva inizialmente instaurare una collaborazione con la Renault per quell’anno, ma a causa del ritiro della casa francese tale opportunità non è più praticabile.
La possibilità più verosimile, come ha confermato ‘Piedone’, rimane così quella della Ferrari. La casa di Maranello fornirà i propri propulsori solo alla Haas, mentre la Sauber verrà acquisita dall’Audi (al debutto sia come team che come Costruttore) nel 2026: “Ne stiamo discutendo – ha ribadito Andretti alla NBC News – non è ancora stabilito, ma è l’obiettivo. Questa rappresenta la nostra preferenza”.
L’affetto per la Ferrari
Un traguardo che si intreccia con il passato di Andretti in relazione alla Ferrari, squadra con cui partecipò ai campionati del 1971 e 1972, prima di un breve ritorno nel 1982: “La mia storia con la Ferrari e il mio legame con il signor Ferrari hanno un notevole significato – ha concluso – ci sono molti fattori qui che hanno un senso profondo. Sarà la soluzione migliore possibile”.
