Roma, 25 maggio 2024 – Ancora Pogacar nella tappa 19 del Giro d’Italia con arrivo a Bassano del Grappa. Di seguito i giudizi di giornata di Angelo Costa
Eccezionale a Tadej Pogacar
Non si può contenere in un normale voto ciò che ha compiuto il fenomeno sloveno, oggi e durante l’intero Giro. Ha vinto la corsa in meno di una settimana e ha reso tutto sublime con una vittoria annunciata, in una tappa iconica, regalando spettacolo anche al di fuori della corsa: dalla borraccia donata al piccolo tifoso all’inchino sul traguardo, Tadej si mostra in tutta la sua grandezza.
9 a Giulio Pellizzari
Conferma di essere una promessa per il futuro, mostrando le sue abilità presenti e le potenzialità future. Rappresenta uno dei volti più luminosi di un Giro che, a soli 21 anni, ha affrontato con coraggio e determinazione, senza temere neanche quando si è trovato faccia a faccia con Pogacar. E pensare che qualche anno fa la Federazione ha negato al giovane marchigiano il permesso di diventare professionista in Italia…
8 a Antonio Tiberi
Raggiunge l’obiettivo della maglia dei giovani, è l’unico italiano nella top ten e forse il suo destino sarebbe stato migliore senza i problemi meccanici che gli hanno fatto perdere tempo a Oropa. Voleva dimostrare di essere un corridore di alto livello nelle corse a tappe: missione compiuta.
7 a Dani Martinez
Grazie a una condotta costante, senza picchi ma neanche crolli, raggiunge il suo obiettivo: il secondo posto in classifica, il primo tra gli umani. È l’unico che in tre settimane ha provato a mettere in difficoltà la maglia rosa, rientrando prontamente nei ranghi: abile nell’accorgersi che seguire il passo di Pogacar può portare al burnout.
7 a Geraint Thomas
Celebra i suoi 38 anni con un altro podio, rimanendo saldo alla sua strategia conservativa, evitando sforzi che il suo fisico non potrebbe sostenere e mostrando grande tenacia. Secondo l’anno scorso, terzo quest’anno, scopre in Italia il suo giardino della terza età: in un’epoca di fenomeni bambini, dovrebbe far riflettere.
5,5 a Filippo Zana
Arriva con le riserve un po’ scarne, perdendo il posto nella top ten che merita, almeno per aver saputo adattarsi da gregario a leader. Chiudere in questo modo lascia un sapore amaro, ma ci sono stati momenti dolci per lui in questo Giro: ora la curiosità è vedere cosa potrà fare partendo come capitano
5 a Lorenzo Fortunato
Anche lui scivola di una posizione in classifica, terminando al dodicesimo posto, ma in realtà il suo declino inizia subito sul Grappa, quando Pogacar e la sua squadra aumentano il ritmo. Conclude un Giro che certamente non lo soddisfa, poiché invece di crescere come previsto, nella terza settimana va in declino.