di VALERIO BARRETTA
Ferrari diretta a Lusail, l’entusiasmo di Vasseur
In teoria, il circuito di Lusail non favoreggia la Ferrari. Le curve propizie del tracciato qatariota sono più adatte a vetture con elevato carico aerodinamico a velocità sostenute e grande stabilità in curva. Pertanto, sembra che la McLaren sia la macchina favorita per questo fine settimana. Tuttavia, i risultati in pista possono spesso differire dalle previsioni, come ha dimostrato chiaramente l’ultimo Gran Premio di Las Vegas.
In Nevada, la Ferrari ha guadagnato 12 punti sulla McLaren nel Campionato Costruttori: un risultato soddisfacente ma non eccezionale, visto che domenica scorsa il team principal Frederic Vasseur ha dovuto accontentarsi di un terzo e quarto posto quando in verità desiderava la vittoria. Tuttavia, il francese è convinto che la corsa in Qatar non sia affatto scritta, e che la SF-24 possa riaccendere le sue speranze nel campionato anche a Lusail.
Le dichiarazioni di Vasseur
“La seconda gara di questa ultima serie di tre eventi stagionali ci porta dal freddo deserto di Las Vegas – dove abbiamo ridotto di un terzo il nostro margine in classifica dalla McLaren, passando da 36 a 24 punti – a un clima decisamente più caldo a Lusail. Anche i circuiti sono in forte contrasto, poiché dalle curve a 90 gradi e lunghi rettilinei, ci troviamo a competere su un tracciato caratterizzato da varie curve ad alta velocità, una situazione che sulla carta non ci avvantaggia. Il GP del Qatar rappresenta l’ultimo appuntamento stagionale con il formato Sprint, il quale tende a evidenziare il lavoro che i team svolgono in fabbrica, dato che è presente solo una sessione di prove libere. Sono in palio 59 punti, anche se non siamo noi in posizione di fare calcoli. Da parte nostra, dobbiamo prestare attenzione ai dettagli nella preparazione e consentire a Charles e Carlos di sfruttare appieno il potenziale delle loro SF-24. L’elevato standard di questa Formula 1, specialmente negli ultimi eventi, ci ha mostrato che anche il più piccolo particolare può influire e capovolgere scenari che sembrano consolidati. È giunto il momento per piloti, tecnici e squadra – sia in pista che a Maranello – di compiere l’ultimo sforzo nelle due gare finali di questa stagione. Diamo il massimo“.