domenica, Aprile 20, 2025

Verstappen commenta le nuove norme per i duelli: “La ghiaia potrebbe eliminare il 90% delle controversie”

Verstappen sui “recenti” confronti

Dopo le controversie scaturite dal GP del Messico, adesso la nuova regolamentazione riguardante i sorpassi ruota a ruota in Formula 1 è ufficiale. Chi avrà la traiettoria interna avrà il diritto di affrontare la curva senza dover lasciare spazio all’auto avversaria, pur rimanendo entro i confini della pista. Questa impostazione, che ricorda l’approccio del karting, suscita già discussioni, poiché potrebbe complicare ulteriormente il sorpasso all’esterno, avvantaggiando invece i piloti che frenano tardi per poi infilarsi all’improvviso all’interno (il cosiddetto “divebomb”). Recentemente, uno dei piloti più attivi in duelli di questo genere, Max Verstappen, auspica il ritorno della ghiaia, pur non ritenendo che ci saranno gravi problematiche nell’applicare il nuovo formato delle regole.

Max Verstappen desidera la ghiaia

I sorpassi esterni diventeranno più complessi da ora in avanti? Beh, in effetti dipende – ha affermato il quattro volte campione del mondo F1, come riporta RacingNews365 – dal tracciato e dal tipo di curva. Ritengo che superare all’esterno in una curva lenta sia molto più difficile rispetto a una curva di media o alta velocità, perché in quelle situazioni puoi sfruttare un certo slancio. Quando non è presente la ghiaia all’esterno della curva, di solito puoi semplicemente allargarti senza subire conseguenze. In altri circuiti, invece, o si osserva un sorpasso netto all’esterno, oppure i piloti alzano il piede perché temono di finire nella ghiaia”.

Nei confronti ruota a ruota proposti da Verstappen, quindi, la reintroduzione di vie di fuga più severe in ghiaia rappresenta la soluzione più equa e semplice per affrontare molte delle problematiche correnti: “Risolverebbe il 90% delle questioni attuali. Se desiderate meno complicazioni, allora bisogna inserire le vie di fuga in ghiaia. Naturalmente, su alcuni circuiti sarà più complicato rispetto ad altri, ma la questione è… Quanto realmente vogliono i gestori dei circuiti che la F1 corra sulle loro piste? Credo sia piuttosto semplice (risolvere il problema, ndr)”.

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