martedì, Aprile 22, 2025

Verstappen e il costo del campionato: Mercedes separa Ferrari dalla vetta.

Di Carlo Platella
Max Verstappen non commette errori e conquista il suo quarto titolo mondiale, rafforzando la sua posizione nel pantheon della Formula 1. Per l’olandese questo è il titolo più impegnativo, dopo quello del 2021, avendo saputo sfruttare al massimo la supremazia della Red Bull nella prima parte del campionato e domare la difficile RB20 nella seconda metà dell’anno. Festeggia anche Mercedes in Nevada, con una prestazione oltre ogni previsione, mentre la Ferrari si allontana sempre di più dal sogno mondiale.

La definitiva affermazione di Verstappen

I titoli di giornata sono tutti per Verstappen, che ottiene un mondiale meritatissimo. L’olandese si distingue dall’inizio della stagione, conquistando 4 vittorie nelle prime 5 gare, quando la Red Bull si dimostra ancora l’auto migliore in griglia. Le vittorie di Imola, Barcellona e Montreal sono ancora più decisive, ottenute solo grazie a una sinergia perfetta tra squadra e pilota. Fondamentali i punti guadagnati dopo l’estate, nonostante una RB20 ormai considerata la terza forza, complicata ulteriormente dalla carrozzeria estrema che costringe Verstappen a subire due retrocessioni in griglia per l’uso dei motori oltre il limite stagionale.

I meriti vanno anche alla Red Bull, che all’inizio dell’anno beneficia della superiorità tecnica accumulata nelle stagioni precedenti. Adrian Newey ha sempre sottolineato che il principio fondamentale della RB20 è lo stesso del 2022 riguardo alla posizione del sedile, agli schemi delle sospensioni e alle geometrie del telaio. La scuderia di Milton Keynes è stata la prima a comprendere i regolamenti sui fondi effetto suolo, continuando a raccoglierne i benefici a tre anni dal loro avvento. Tuttavia, il campionato 2024 non sarebbe stato concepito senza il rischio preso per estrarre ulteriore potenziale dallo stesso concetto, consapevole da fine 2023 che la Red Bull avesse raggiunto un limite.

© Copyright: Charniaux / XPB Images

Il costo di un titolo mondiale

Il interrogativo ora è se nel 2025 i campioni del mondo dovranno affrontare le conseguenze delle stesse decisioni di sviluppo. Anche a Las Vegas, sulla pista meno problematica per il surriscaldamento, Red Bull ha gareggiato adottando la massima configurazione di raffreddamento, suggerendo un completo abbandono della carrozzeria di inizio anno per motivi di affidabilità. Correggere ulteriormente i problemi caratteriali della RB20, accentuati da aggiornamenti che hanno spremuto carico ed efficienza aerodinamica, comporterà una sfida ancora più ardua per mantenere il bilanciamento e la guidabilità.

Durante il 2024, Verstappen si rivela abile a controllare l’imprevedibilità della Red Bull, ma ciò cela i segnali provenienti dalle prestazioni di Perez, mettendo a rischio la campagna 2025 prima ancora di iniziare. Proprio su questo aspetto l’olandese ha ancora margini di miglioramento. In un’epoca in cui la tecnologia non riesce a simulare ogni dettaglio dell’effetto suolo, il pilota diventa essenziale per comunicare alla squadra le reazioni della vettura agli aggiornamenti, prima che sia troppo tardi, come avvenuto quest’anno. Senza più nulla da dimostrare riguardo al talento di guida, nel 2025 Verstappen avrà l’opportunità di dimostrare principalmente le sue competenze tecniche.

Red Bull F1 cofano Las Vegas

Celebrazione per Mercedes

Il trionfo di Russell innalza a 4 le vittorie stagionali per la Mercedes. La doppietta in Nevada era un esito difficilmente prevedibile a poche ore dalla partenza, quando i dati suggerivano che la Ferrari fosse la principale favorita. Nelle simulazioni del venerdì, la prestazione di Russell era tra le peggiori, a un decimo da Verstappen, quasi quattro dalla Ferrari e otto dalla McLaren. Tuttavia, in gara, l’inglese dimostra un’ottima gestione delle gomme medie nel primo stint, sfruttando la posizione vantaggiosa in aria libera e difendendola dagli assalti di Leclerc. La rimonta finale di Lewis Hamilton, con un ritmo persino più rapido, sigilla la superiorità delle Frecce d’Argento a Las Vegas.

Ali Mercedes Red Bull Las Vegas

La W15 si comporta egregiamente per tutto il weekend, esente dal bouncing sofferente in Brasile e che altri continuano a testimoniare a Las Vegas, compresa l’Aston Martin. Nemmeno Mercedes dispone di un’ala posteriore adeguata alla pista del Nevada, ma mentre la Red Bull deve riadattare quella di Jeddah, la Stella può contare sull’ala più efficiente vista a Spa. Anche se l’efficienza della W15 non eguaglia quella di Ferrari e McLaren, che competono con la configurazione di Monza.

Paradossalmente, un carico eccessivo aiuta a scaldare gli pneumatici e a ridurre il graining sul freddo e scivoloso asfalto di Las Vegas, compensando così il deficit in rettilineo. Il risultato mostra come il vero problema per Mercedes nel 2024 non siano stati tanto l’efficienza o il carico aerodinamico, quanto piuttosto la temperatura delle gomme. La priorità per il 2025 sarà quella di allargare la finestra di funzionamento, evitando di dover attendere un clima autunnale per puntare alla vittoria.

George Russell vincitore a Las Vegas
Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP via Getty Images

Rabbia in casa Ferrari

Una delusione pervade Maranello, sia per i punti raccolti inferiori alle aspettative che per il risultato sfuggito. Las Vegas era la pista ideale per la SF-24, ma il freddo frena una vettura che ha spesso dato il massimo in condizioni di calore. Non si tratta solo di accensione delle gomme, ma di una finestra di funzionamento che risulta ideale solo con temperature elevate. Un contesto opposto rispetto a quello della Mercedes, il cui stato di forma supera comunque le previsioni.

La questione in casa Ferrari è se si potesse ottenere di più. Il passo su gomma dura è allineato a quello di Russell, con la Rossa che si dimostra di nuovo più performante a serbatoio scarico. Dove il Cavallino perde fuoco è nella prima parte della gara su gomme medie. Leclerc mostra mancanza di aggressività nell’attacco alla Mercedes, subendo poi un graining giunto senza preavvisi. Tuttavia, non è certo che, adottando un approccio più cauto, i due ferraristi avrebbero potuto tenere il ritmo del leader. Restare davanti a Lewis Hamilton era alla portata, ma le lotte interne e l’incomprensione al momento della seconda sosta di Sainz costano potenzialmente altri 6 punti cruciali.

F1 GP Las Vegas 2024: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) - Foto: XPB Images
Photo Price / XPB Images

Il campionato verso Woking

McLaren resta nell’ombra, su una pista non generosa per la MCL38. I primi due stint di gara sono disastrosi, con Norris che negli ultimi passaggi della seconda frazione gira 1-1.2 secondi più lento rispetto a Russell, per poi invece recuperare nell’ultima parte. A Las Vegas si discute molto dell’assenza del mini-DRS, sistema che in retrospettiva era pienamente legale, avendo superato tutti i test di flessibilità, ma ritenuto in disaccordo con lo spirito del regolamento e successivamente vietato. Tuttavia, l’impatto da solo non spiega le difficoltà della McLaren in Nevada, che oltretutto non gareggia con l’ala di Baku, bensì con la versione più scarica di Monza.

Ali McLaren F1 Las Vegas

Ferrari guadagna altri 12 punti sulla scuderia di Woking, portandosi ora a -24 nella classifica costruttori. Il campionato pende comunque verso la McLaren, non tanto per una questione matematica, poiché, continuando a recuperare 12 punti a gara, il Cavallino affiancherebbe la rivale. Piuttosto, la pista del Qatar, sede del prossimo appuntamento, esalta le qualità della McLaren ed evidenzia le fragilità della Ferrari. Anche con i ruoli invertiti, si pensava che la Rossa avrebbe potuto ottenere un ottimo risultato a Las Vegas, ma l’inattesa doppietta Mercedes dimostra come qualsiasi pronostico possa essere smentito.

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