di VALERIO BARRETTA
La fierezza di Wolff
Si può notare nei box Mercedes, costantemente nella solita posizione: i riti di Toto Wolff, che predilige seguire le gare all’interno del garage anziché fare parte del muretto, rimangono gli stessi di quando il team ottenne successi. Ciò che cambia sono le attitudini: l’austriaco spesso si trova con la testa fra le mani e osserva il monitor con un’espressione cupa, causata dalle difficoltà della squadra nel risolvere i propri problemi.
Wolff nutre comunque piena fiducia nel suo team e non ha mai perso la speranza di riavvicinarsi ai rivali. Alla fine, il suo gruppo è quello che ha dominato l’epoca turboibrida fino al 2020, conquistando 15 titoli dal 2014 al 2021. E nemmeno tre anni di magra sono sufficienti a farlo desistere riguardo al team di lavoro.
Le dichiarazioni di Wolff
“Abbiamo vinto per 115 volte e siamo stati superati nelle ultime 50 gare. Non è questa la posizione in cui desideriamo trovarci e la sensazione che stiamo sperimentando è terribile. Ma il lunedì mattina ci riorganizziamo e ripartiamo”, sono le sue parole all’agenzia di stampa PA.
“La Ferrari non trionfa in un Campionato Costruttori dal 2008. La Red Bull non ci è riuscita per otto anni consecutivi, perché eravamo noi i vincitori. Dobbiamo mettere le cose in prospettiva: è il terzo anno in cui non otteniamo successi, non otto e non 16. Se guardiamo alla McLaren, non vince un Campionato Costruttori dal 1998 e un Mondiale Piloti dal 2008. L’anno scorso siamo arrivati secondi: non è sufficiente, ma tra 10 o 20 anni sarà evidente che abbiamo vinto otto campionati di fila e poi ne abbiamo persi tre, o forse quattro, non 16”.