di VALERIO BARRETTA
Mercedes in crisi a Miami
Dal momento in cui Adrian Newey si è reso disponibile, praticamente tutte le scuderie di Formula 1 al di fuori del mondo Red Bull hanno cercato di contattare il progettista britannico. Confermando quanto abbiamo detto in precedenza, ovvero che la Ferrari è stata sempre favorita per diventare la nuova dimora di Newey, altri team hanno cercato di “recuperare il terreno” nel weekend appena passato. È il caso della Mercedes, con Toto Wolff che è stato sorpreso a parlare con Newey nel paddock di Miami.
Anche in Florida la W15 ha dimostrato grande instabilità ed enormi difficoltà sia nel portare le gomme alla temperatura giusta, sia nel gestire il surriscaldamento degli pneumatici posteriori, senza dimenticare la velocità massima (con il DRS aperto, Lewis Hamilton aveva difficoltà a superare le Haas). Nei box di Miami, Wolff è stato visto con le mani tra i capelli, immagine che dice più di mille parole.
Wolff commenta la situazione
Anche davanti ai giornalisti, l’austriaco si è mostrato molto onesto riguardo alle difficoltà della Mercedes, che a suo avviso non sarebbero risolte da nessun genio, Newey compreso: “Adrian è un ingegnere eccezionale, ma al momento anche il più grande mago probabilmente avrebbe difficoltà a risolvere i nostri problemi“, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport Deutschland.
“La situazione è preoccupante. Dobbiamo ammettere che è molto fastidioso affrontare sempre gli stessi problemi. Non ci sono spiegazioni né scuse“, ha aggiunto. “Se Lewis fa un giro con un decimo di differenza dal primo, ci troviamo terzi, ma poi non funziona nulla nel giro successivo. Questo è ciò che non riusciamo a capire attualmente con le gomme, non riusciamo a farle raggiungere la temperatura corretta. Non è una scusa, perché gli altri lo capiscono meglio. Continuiamo a lavorare e speriamo di migliorare come ha fatto la McLaren l’anno scorso“.