Zaynab Dosso, esplosione in batteria e poi… errore in finale! Leo Fabbri in difficoltà nel lancio del peso
LODZ – Esaminiamo i risultati migliori del Meeting internazionale di Lodz, l’Orlen Cup.
Zaynab Dosso ha ottenuto il secondo posto con un tempo di 7.16, dietro a Ewa Swoboda, che ha chiuso a 7.13 nella finale dei 60 metri. Dopo una partenza irregolare, è stato davvero straordinario osservare come Dosso abbia reagito: un tempo di addirittura 0″276! In effetti, ha guadagnato 11 centesimi solo allo sparo dalla polacca, che era partita in 0″160! Eliminando quei 11 centesimi, i tempi di quest’anno sono stati quelli dell’esordio (7.08). Settima Arianna De Masi, con 7.36, mentre la Kambundji ha chiuso quarta a 7.27. Nella batteria, Dosso aveva realizzato un impressionante 7.10, battendo Mujinga Kambundji, arrivata a 7.26, il miglior tempo tra le avversarie, con Ewa Swoboda che aveva fatto 7.16 in un’altra serie. Ottima performance anche per Arianna De Masi, che ha centrato la finale con un tempo di 7.34, a solo 2 centesimi dal suo PB di Modena.
Scoppiettante Jakub Szymanski, che dopo un 7.42 in batteria, arriva in finale con un 7.39, diventando il 14° uomo di sempre e il 15° nella storia a scendere sotto i 7″40. Solo Colin Jackson aveva corso più veloce in Europa. Secondo posto per il connazionale polacco Damian Czykier con 7.50 e Krzysztof Kiljan, anch’egli polacco, conclude con un PB di 7.57. Quest’anno, i polacchi stanno dominando nei 60 metri ostacoli.
Ancora in fase di recupero dopo la trasferta in Sudafrica, Leonardo Fabbri si classifica quarto nel lancio del peso con un risultato di 20.71. A sorpresa, ha trionfato il rientrante Konrad Bukowiecki con 20.95, un gesto che non si vedeva probabilmente da anni. Secondo il nigeriano Chuck Enekwechi con 20.88, seguito da Roger Steen a 20.82.
Nella finale maschile dei 60 piani, il primo posto va a Ronnie Baker con un tempo di 6.55, superando il giapponese Akihiro Higashida con 6.62 e l’olandese Taymir Burnet con 6.63. Quarto posto per Filippo Randazzo, vicino al suo PB, con 6.64 dopo una batteria in 6.67. Va male invece per Matteo Melluzzo, che non si ritrova e viene eliminato in batteria con 6.78.
La finale femminile dei 60 metri ostacoli è stata dominata da Ditaji Kambundji, che ha vinto in 7.83, battendo la finlandese Lotta Harala con 8.01 e Pia Skrzyszowska con 8.02. Purtroppo, Giada Carmassi non ha concluso la gara dopo aver realizzato 8.09 in batteria.
Invece, Claudio Stecchi ha fatto un passo indietro (concluso quarto) rispetto alla gara precedente: ha ottenuto 5.52, mentre Emmanouil Karalis ha vinto con un notevole 5.92, stabilendo il suo nuovo PB indoor. Secondo l’americano David Holy con 5.62 e Piotr Lisek con 5.52.
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